Ovvero… Il Valore della Lealtà nella Comunità Gay: La Resistenza
Mi sono sempre chiesto se nella comunità gay la lealtà avesse un significato diverso, o forse una risonanza più profonda, rispetto ad altre comunità. Poi, scorrendo l’ennesima app di incontri, mi sono imbattuto nell’ennesimo profilo di una coppia che cercava un “terzo” per aggiungere un po’ di pepe alla relazione. Negli ultimi tre mesi ben 7 coppie mi hanno proposto di “fare il terzo”, e improvvisamente, mentre guardavo la mia lista di messaggi invasa da coppie, ho iniziato a riflettere: Quando la lealtà è diventata un concetto a tre?
Non fraintendetemi: non sono qui per giudicare. Le relazioni a tre, o “triadi”, sono legittime e felici per molti. Ma mi sono trovato a chiedermi se tutto questo non nascondesse una tendenza più profonda. Forse, in una comunità che ha spesso lottato per l’accettazione, la libertà sessuale e relazionale è diventata una sorta di rifugio sicuro. Ma questo significa che la lealtà – la vecchia, cara lealtà a due – è passata di moda? Siamo diventati tutti parte di un gioco in cui l’infedeltà è accettata, anzi, promossa? Che fine ha fatto il concetto di coppia monogama che molti di noi, per anni, hanno visto come il punto di arrivo ideale? O forse l’infedeltà non esiste più, se tutto è consensuale e discusso apertamente?
Mi viene in mente un vecchio detto: l’atto di tradire esiste solo se qualcuno lo scopre. Ma se tutti sono d’accordo, allora cosa resta del concetto di tradimento? In una comunità dove l’apertura è diventata la regola, esiste ancora la lealtà come la intendevamo una volta? Mi ritrovo a scorrere, scorrere, e scorrere ancora, tra coppie in cerca di qualcosa che a me sembra un po’ troppo complesso. Sono io che sbaglio, o sono diventato un outsider nel mondo degli incontri gay moderni? Non riesco a non pensare: Quando è successo che cercare una relazione stabile è diventato un atto di resistenza? In un certo senso, è come se l’idea di “trovare l’anima gemella” fosse stata sostituita dal “trovare un’avventura piccante”, e magari più di una.
Ma se guardiamo più a fondo, forse non si tratta solo di sesso. Forse dietro ogni coppia che cerca un terzo c’è il desiderio di qualcosa di più, qualcosa che una relazione a due non è più in grado di fornire. Mentre rifletto su questo trend sempre più comune, non posso fare a meno di chiedermi: La lealtà, quella vecchio stampo, è ancora possibile nella comunità gay? O ci siamo spostati verso un modello in cui l’apertura e la flessibilità sono gli unici modi per sopravvivere? Siamo così ossessionati dal mantenere le nostre opzioni aperte che abbiamo dimenticato come sia investire completamente in una sola persona?
Ricordo un tempo in cui le app di incontri erano l’equivalente di una lotteria sentimentale. Certo, c’erano le avventure occasionali, ma c’era anche una sottile speranza di trovare qualcuno con cui costruire qualcosa di reale. Ora, invece, mi sembra che le app siano diventate una specie di supermercato relazionale, dove si può fare un mix & match di partner, in base a ciò che ci si sente di provare in quel momento.
E se le app di incontri avessero cambiato il nostro modo di vedere la lealtà? Forse l’accesso costante a nuove persone ci ha reso incapaci di impegnarci? (In effetti mi è capitato più di qualche incontro in cui l’altra parte sosteneva l’impossibilità di impegnarsi in un mondo di apps). Perché restare con una sola persona quando puoi avere una nuova esperienza ogni giorno? Forse è questo il vero dilemma del mondo delle app: non è che non troviamo più l’amore, ma semplicemente non ci impegniamo a cercarlo.
In una comunità che ha combattuto così duramente per la libertà di amare chiunque voglia, abbiamo finito per perdere la capacità di amare qualcuno esclusivamente?
Certo, la monogamia non è per tutti. Ma c’è qualcosa di romantico, di radicalmente rivoluzionario, nel decidere di condividere la tua vita con una sola persona. In un mondo dove ogni scelta è a portata di swipe, scegliere di essere fedele sembra un atto di ribellione. Eppure, quando tutto è possibile, quando ogni desiderio può essere soddisfatto con un messaggio su una app, forse la lealtà ha semplicemente cambiato forma. Forse, la nuova lealtà consiste nel comunicare apertamente, nell’essere onesti sui propri bisogni e desideri, anche quando questi includono altre persone.
Pensando a tutte le coppie che mi hanno chiesto di essere il loro terzo, non posso fare a meno di chiedermi se siano davvero felici o se stiano cercando qualcosa che manca. È possibile che l’aggiunta di una terza persona sia diventata la soluzione moderna per riaccendere una scintilla che si è affievolita?
Forse, nel mondo degli incontri moderni, l’amore non è più una questione di trovare una persona con cui costruire una vita, ma di creare una rete complessa di relazioni che si sostengono a vicenda. Ma mi chiedo: tutto questo può davvero sostituire la connessione profonda e intima che solo una relazione a due può dare?
Man mano che rifletto su queste domande, mi rendo conto che forse la lealtà non è morta, si è semplicemente evoluta. Forse la lealtà oggi significa essere aperti e flessibili, accettando che l’amore non è un concetto statico, ma qualcosa che cambia e si adatta alle nostre esigenze.
Eppure, non posso fare a meno di sentire una piccola fitta di nostalgia per quei giorni in cui incontrare qualcuno significava esplorare il mistero di una relazione a due, senza l’aggiunta di altri elementi. Forse sono solo un romantico senza speranza, ma mi chiedo se, in questo mondo moderno, ci sia ancora spazio per l’amore vecchio stampo.
La verità è che la comunità gay, come qualsiasi altra, è in continua evoluzione. La lealtà, così come l’amore, non è più bianco o nero, ma una gamma infinita di sfumature. E forse, in un certo senso, è proprio questa la nostra forza: la capacità di reinventare i concetti più tradizionali e di adattarli a una nuova realtà.
Mentre continuo a ricevere richieste da coppie in cerca di un terzo, mi chiedo se un giorno troverò una persona che vorrà costruire qualcosa di esclusivo con me. Ma fino ad allora, forse dovrei semplicemente accettare che l’amore e la lealtà, nella comunità gay, sono diventati qualcosa di molto più sfaccettato e complesso di quanto avrei mai immaginato.
Nel mentre mi focalizzo sull’unica fedeltà su cui io abbia il controllo, la fedeltà verso me stesso, verso chi sono e cosa voglio.